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20-set-2018 9.46.52

Ecco perché le competenze trasversali e soft skills sono la chiave per un lavoro di successo

Il successo lavorativo è il sogno di qualunque studente universitario. È proprio in questo ambiente, infatti, che inizia a prendere forma dentro lo studente il desiderio di crescita personale e di emancipazione. Ecco che quindi il pensiero del post-laurea si fa più insistente, con domande e dubbi annessi.

Le mie conoscenze basteranno a trovare il lavoro per il quale ho studiato?”.

La risposta sincera e un po’ brutale è no. Non perché le competenze tecniche non sia fondamentali per trovare lavoro, ma perché sono necessarie anche altre abilità. Stiamo parlando delle soft skills, o competenze trasversali. Scopriamole insieme e cerchiamo di capire come acquisirle.

soft-skill

Le soft skill

Quando si parla di lavoro e di formazione non si può non parlare di soft skills. Specialmente negli ultimi anni, queste competenze trasversali sono diventate un elemento fondamentale per ambire ad una buona posizione lavorativa.

Lo studente, durante gli anni di studio nelle aule universitarie, acquisisce competenze tecniche specifiche in un determinato ambito. Nello stesso periodo inizia a crescere personalmente, ad autogestirsi e a organizzare in maniera più strutturata il suo tempo. Queste abilità, sviluppate durante un periodo di crescita come quello accademico, sono il valore aggiunto che la persona offre all’azienda. Per questo motivo sono così ricercate.

Le competenze tecniche sono certamente alla base della ricerca, ma non sono l’unico punto d’interesse. Molti candidati all’esercizio di una professione in linea con gli studi sostenuti spesso vengono scartati per mancanza di attitudine alla crescita e al successo. Oppure per una scarsa fiducia in sé stessi. O peggio ancora, per l’assenza di organizzazione lavorativa e personale. Queste sono solo alcune delle competenze trasversali imprescindibili per un’impresa alla ricerca di personale specializzato. Sottovalutarle è quindi una decisione poco saggia.

Per saperne di più prenota una consulenza. Di certo possiamo fugare i tuoi  dubbi a riguardo.

Prendiamo in considerazione alcune di queste e cerchiamo di capire come possono essere utili per trovare lavoro dopo la triennale:

  • Fiducia in sé stessi. Alla base di tutto c’è la fiducia in sé stessi. Il lavoro mette alla prova qualunque persona, ma è fondamentale scindere la critica e l’insuccesso dalla propria persona. Non credere nelle proprie capacità porta a lavorare male, con una costante ansia da prestazione e paura dell’ignoto. Per un datore di lavoro, quindi, è fondamentale circondarsi di persone capaci e consce del proprio valore, perché più inclini a portare a termine gli obiettivi assegnati.
  • Organizzazione: una persona disorganizzata non è apprezzata all’interno di un contesto lavorativo, per il semplice motivo che tende a rallentare la crescita dell’azienda e il conseguimento degli obiettivi. Portare a termine un progetto, infatti, comporta una pianificazione preventiva delle attività, tenendo conto delle risorse e del tempo a disposizione. Essere in possesso di qualità come questa è già un buon punto di partenza per il candidato, che verrà visualizzato come puntuale e in grado di apportare beneficio all’azienda e all’ambiente lavorativo.
  • Autonomia: la capacità di trovare la soluzione autonomamente è da sempre apprezzata da colleghi e datori di lavoro. Utilizzare le proprie risorse per portare a termine un compito assegnato, nonostante ancora non si posseggano le conoscenze necessarie, denota voglia di mettersi in gioco e di dimostrare il proprio valore. Essere costantemente seguiti, anche per le operazioni più banali non è di certo un buon biglietto da visita per una futura assunzione.
  • Team Work: mettere al primo posto il raggiungimento degli obiettivi significa anche creare un ambiente di lavoro disteso e teso alla collaborazione. Una personalità rissosa e suscettibile non sempre è in grado di gestire le proprie emozioni, con la conseguenza di minare il successo di un progetto per un mero capriccio. Lavorare in team significa, prima di tutto, intessere relazioni positive e piacevoli atte a incrementare il successo dell’azienda.
  • Resistenza allo stress: al giorno d’oggi questa è una delle qualità che non può mancare in un nuovo assunto. La società nella quale viviamo viaggia ad una velocità folle e ciò si riflette anche nell’ambiente lavorativo, dove il compito assegnato oggi deve essere pronto per “ieri”. In una situazione frenetica è quindi fondamentale cercare di mantenere la calma e non farsi sommergere dalle emozioni (rabbia, sconforto ecc), gestendo in maniera signorile anche le situazioni più frustranti.

Ora che abbiamo fatto una panoramica generica sulle soft skill più ricercate dalle aziende, cerchiamo di capire come fare per acquisirle, ove possibile.

È possibile acquisire le competenze trasversali?

Domanda interessante questa. Ci sono persone che affermano che la competenza traversale, come dice il termine, non viene acquisita nel più classico dei modi, ovvero studiando, ma si manifesta spontaneamente sulla base delle esperienze vissute. In pratica è il tuo percorso di vita a stabile se tu sia portato o meno per determinati ambienti lavorativi. Sono le persone di cui ti sei circondato negli anni passati ad aver formato inconsciamente la tua personalità. È quindi impossibile crescere e migliorare le proprie soft skill? No, non è impossibile. Il modo migliore per arricchire le proprie competenze trasversali è impegnarsi e fare pratica in ambienti fino a quel momento inesplorati.

Milano Fashion Institute crede moltissimo nella formazione personale dello studente e per questo gli presenta, all’interno del piano educativo, l’opportunità di lavorare per le più grandi aziende della moda italiane e straniere. Il periodo di stage nella moda svolto dallo studente lo mette nelle condizioni di apprendere velocemente un lavoro complicato, di gestire i momenti di tensione interni, di pianificare il proprio lavoro sulla base delle necessità e degli obiettivi prefissati e anche di incrementare la propria stima di sé. Certo, non tutte le persone sono in grado di cambiare la propria persona per far fronte alle necessità lavorative, tuttavia con impegno e il giusto aiuto è possibile migliorare e far conoscere il proprio valore.

In definitiva, la formazione personale avviene per una parte nelle aule studio e per una parte sul posto di lavoro. Il consiglio, quindi, è sempre quello di fare esperienza, di trovare la propria emancipazione, di intraprendere percorsi formativi di qualità in grado di modellare non solo la mente ma anche l’attitudine.

Se vuoi saperne di più e conoscere l’offerta formativa di Milano Fashion Institute, scrivici pure a questi contatti. I nostri consigli non si faranno attendere!

Testimonianze studenti MFI