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Stage nella moda: lo strumento fondamentale per lavorare nel fashion

Da che mondo è mondo la pratica e l’esperienza sul campo sono due caratteristiche fondamentali per trovare lavoro, in qualsiasi settore. Un requisito che le aziende non si azzardano mai a tralasciare in un annuncio di lavoro è appunto l’esperienza nella mansione; solo successivamente arriva anche il titolo di studio conseguito. Come acquisire esperienza, quindi, per entrare a far parte del mondo del fashion? Lo stage nella moda è, senza dubbio, lo strumento perfetto. Vediamo insieme quali sono i benefici che una parentesi lavorativa come questa può apportare al tuo futuro lavorativo.

Lo stage nel fashion è uno strumento fondamentale per chi ricerca una posizione lavorativa all’interno del settore moda. Lo studente non potrà mai approdare in un’azienda di moda senza prima aver maturato una discreta esperienza in materia o, per lo meno, senza aver capito come funziona quello specifico settore. Perché?

  • Il fashion business, nello specifico, ha dei ritmi di lavoro particolarmente impegnativi ai quali lo studente non è avvezzo e dei quali non è conoscenza.
  • La manualità e le soft skill sono delle competenze alle quali il settore è molto attento e che ricerca costantemente nelle figure professionali da inserire.
  • La capacità di lavorare in team, di coordinare, di prendere decisioni e di sopportare pressioni e stress sono aspetti che si acquisiscono direttamente sul posto di lavoro e che sono fondamentali per lavorare in maniera efficiente.

Lo strumento dello stage è, quindi, quel tassello che manca allo studente per arrivare al suo obiettivo: esercitare una professione appagante nel settore che più ama. Milano Fashion Institute propone ai suoi allievi dei percorsi di internship ad hoc all’interno delle maggiori case di moda italiane per dare allo studente una possibilità concreta di assunzione. Ma quali sono i benefici reali apportati da uno stage nella moda? Di seguito spieghiamo i 4 più visibili e importanti.

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1. Maturare esperienza nel settore

Lo stage fornisce uno degli elementi più desiderati dalle aziende in cerca di personale: l’esperienza. Prima ancora di guardare al titolo di studio, alle diverse specializzazioni e ai corsi extra sostenuti dal candidato, l’azienda richiede un periodo minimo di esperienza sul campo. La ragione è piuttosto comprensibile: lo studente fresco di studi non conosce l’ambiente lavorativo e non ha mai avuto l’occasione di testare le proprie conoscenze in questo ambito. La teoria spesso non rispecchia la pratica, per cui l’assunzione di un neolaureato senza esperienza costituisce sempre un azzardo agli occhi dell’azienda. Il blocco, quindi, non è dato dalla mancanza di voglia delle aziende di formare da zero i propri dipendenti, ma più che altro dalla necessità di velocizzare l’iter di inserimento.

Lo stage nella moda risolve questo primo inghippo e permette lo sviluppo di competenze tecniche e pratiche. La persona si vedrà inserita all’interno di un meccanismo ben oliato e dovrà cercare di contribuire in maniera proficua ed efficiente al suo mantenimento. L’affiancamento di un tutor, inoltre, da quel tocco in più al percorso, portando lo stage a diventare sia esperienza lavorativa e che di apprendimento. Per ogni dubbio o necessità lo stagista potrà rivolgersi alla persona di riferimento: così facendo non solo avrà più chiaro le proprie mansioni ma inizierà a rapportarsi con figure specifiche all’interno dell’azienda.

2. Conoscere se stessi e incrementare le soft skill

Un periodo si stage nel mondo della moda è un’opportunità non solo per conoscere il settore, ma anche e soprattutto per conoscere se stessi. Durante il percorso di studio, lo studente acquisisce nozioni fondamentali per la propria vita professionale ed impara a padroneggiare la materia in maniera profonda. In questo ciclo di apprendimento, lo studente si interfaccia con altri attori (i professori, i compagni, gli impiegati del polo universitario) e inizia lentamente a crescere anche personalmente. Lo sblocco vero e proprio avviene, però, sul luogo di lavoro, dove lo studente impara a conoscersi, a capire quali sono i suoi limiti invalicabili e quali invece sono le sue qualità inaspettate. Ci possono essere insiti nella persona delle propensioni specifiche, che possono andare in conflitto con mansioni o atteggiamenti richiesti dall’azienda. Ciò, però, non significa che lo studente debba fermarsi nella sua “comfort zone” e denigrare tutto ciò che è nuovo e a lui sconosciuto. Al contrario, l’individuo si impegnerà in ogni mansione e grazie a ciò potrà capire chi è veramente, cosa desidera dal proprio lavoro e quali sono gli obiettivi che si pone nella vita. Tutte queste cose nascono da una singola esperienza di stage? La risposta è sì, perché è la prima esperienza che porta la persona a confrontarsi con una realtà fino ad allora sconosciuta.

3. Costruire relazioni con aziende e professionisti

L’inserimento in azienda, sebbene per poco tempo, dà la possibilità allo stagista di coltivare una rete di conoscenze in grado di metterlo in una posizione futura favorevole. Cosa significa ciò? Durante un internship in una grande azienda nel mondo della moda, lo stagista scopre per la prima volta la dimensione lavorativa del fashion. Inizia a lavorare a stretto contatto con persone esperte e professionali; inizia a conoscere le cariche più elevate dell’azienda; impara a conoscere fornitori e aziende somministratrici di servizi specifici per la moda. In questo modo la rete di conoscenze si ingrandisce, andando a costituire una buonissima base per una ricerca futura di impiego.

Nel caso dello stage curriculare offerto da MFI, infatti, l’azienda accetta di ospitare nella sua sede lo studente ma non ne garantisce l’assunzione, in quanto si tratta di stage propedeutico al master. Se il giovane si rivela, però, capace, caparbio e desideroso di imparare e di lavorare, l’azienda può decidere di inserirlo nel suo organico una volta terminato il suo percorso formativo con Milano Fashion Institute.

4. Evita che il CV finisca nel cestino e aiuta a trovare lavoro full-time

Il quarto ed ultimo punto è senza dubbio quello che più interessa al giovane studente. Lo stage è un ottimo biglietto da visita, in quanto denota intraprendenza e la voglia di mettersi in gioco. Oltre a ciò, lo stage è sinonimo di esperienza sul campo che, come abbiamo detto, risulta essere una caratteristica che le aziende ricercano e premiano. Avere quindi un Curriculum Vitae aggiornato con internship professionalizzanti è senza dubbio il trampolino di lancio verso un nuovo lavoro, in questo caso nel mondo della moda.

Lo stage, dunque, è quello strumento che ogni studente dovrebbe usare per assicurarsi un futuro. Per questo i master di Milano Fashion Institute prevedono tutti un periodo di internship presso le migliori Fashion Company italiane e estere: per permettere al giovane di crescere, di costruirsi un bagaglio di esperienza consistente e per aumentare le possibilità di essere assunto proprio da una di queste grandi aziende.

Conclusione

Se stai pensando di iscriverti ad un master professionalizzante, accertati sempre che nel percorso sia presente un periodo di stage curriculare obbligatorio. Questo aspetto, infatti, gioverà esclusivamente a te e al tuo futuro. L’internship è uno strumento potentissimo che non va sottovalutato.

Se vuoi saperne di più e conoscere nel dettaglio come funzionano gli stage offerti da MFI nei suoi master, contattaci direttamente qui. I nostri referenti sono sempre pronti a chiarire ogni tuo dubbio! Se invece vuoi sapere con quali aziende collaboriamo per i nostri stage e viaggi di istruzione, le puoi vedere qui.

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