La capacità di comprendere e parlare lingue diverse dalla propria è da sempre un “plus” in ogni ambito lavorativo. Il mercato e l’economia da tempo non sono più circoscritti ad una singola nazione, ma hanno aperto i loro confini creando un sistema economico globale. Ed è proprio in un contesto come questo che ci si rende conto dell’importanza delle lingue straniere e della buona comunicazione.
Il settore della moda è un settore “poliglotta”, potremmo dire. La sua comunicazione si basa sul visual, sulle emozioni, sul linguaggio del corpo, creando così una sorta di lingua universale capita e parlata da tutti. Ma per arrivare a questo risultato serve una comunicazione più razionale, una comunicazione che mette in contatto più persone, totalmente diverse tra loro e provenienti da differenti angoli del pianeta.
Ecco perché chi conclude un percorso di studi in Mediazione Linguistica può avere la stoffa e la giusta “mano di carte” per entrare a far parte di questo mondo.
È possibile uscire dal seminato e crearsi una carriera differente dall’interprete, mediatore linguistico o traduttore? La nostra risposta è sì. Come abbiamo accennato precedentemente, le lingue sono una risorsa preziosa per ogni settore produttivo che lavora e comunica con l’estero. Per questo motivo è necessario sfruttarle per migliorare la presenza aziendale sul mercato, per stringere collaborazioni e per portare a termine trattative commerciali importanti.
Nell’ambito moda ci sono diverse carriere professionali che si possono perseguire con una laurea in Mediazione Linguistica. Basta approfondire le proprie conoscenze nella materia specifica, e le basi sono pronte. Ma vediamo nel dettaglio quali professioni si possono scegliere nel settore del fashion.
Di certo una solida base linguistica apre le porte a diversi tipo di professioni. Se si vuole ricoprire una professione di tipo manageriale nel settore della moda, però, le lingue non sono sufficienti. A queste è sicuramente necessario affiancare un corso di studi specifico, in grado di fornire tutte le nozioni teoriche e pratiche per lavorare in un ambito complesso come questo.
Milano Fashion Institute, per esempio, offre diversi percorsi da poter seguire. Vi sono i master professionalizzanti della durata di circa un anno, comprensivi di lezioni frontali in aula con docenti autorevoli provenienti dai tre migliori atenei di Milano, di workshop e attività progettuali in gruppo, ma soprattutto di stage sul campo nelle migliori aziende di moda italiane e internazionali. Poi vi sono i corsi brevi, pensati per formare in maniera specifica e mirata su determinate tematiche legate al mondo della moda. E poi vi sono i seminari: giornate immersive, che accompagnano lo studente all’interno dei meccanismi nascosti della moda, del lifestyle e delle strategie delle fashion company.
In base al proprio tipo di conoscenza e formazione, è possibile scegliere il percorso più idoneo. Così da acquisire tutte le nozioni e le abilità necessarie per poter intraprendere una carriera da Brand Manager, da Product Manager o da Event Manager.
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